Storia

Dal 1980 ad oggi il passo è tanto lungo, almeno di due generazioni.
Ma un passo anche breve. Si, voltandosi a ripercorrere le stagioni passate, pare davvero breve, il ventaglio temporale che divide l’anno di nascita della gara con oggi.

Ogni anno “il Pistoia” è stato lì, mai una volta interrotto, mai messo in discussione. Una continuità assicurata da una tradizione nata e cresciuta a Pistoia e che a Pistoia, con Pistoia e per Pistoia proseguirà a scrivere pagine di storia sportiva e non solo. Che ha raccontato storie di persone, donne e uomini, piloti, copiloti, ufficiali di gara, commissari tecnici e sportivi, giornalisti, sponsor, anche degli appassionati che si ritrovano lungo la strada, tutti uniti da una sola grande passione.
Quella per il motorsport.

“Motorsport maybe dangerous”, dicono da tempo memorabile gli inglesi (e non solo . . . ), e vanno presi alla parola. E’ davvero “pericoloso”. Pericoloso perché la passione che trasmette, ti coinvolge e non ti lascia più. I rallies sono emozione. Emozione che fa vivere intensamente momenti di vita che bruciano come un fuoco. Emozione che solo se la vivi in prima persona è possibile “sentirla”. È vero che la passione è innata, ma delle volte può anche nascere ed è quello che il “Pistoia” ha fatto negli anni. Ha fatto nascere la passione. Anche.

Gli inizi della competizione risalgono al 1980. Furono con l’organizzazione curata dal Comune di Pistoia (una delle prime amministrazioni . . . “rallistiche” in Italia!) per passare al successivo arrivo, al timone, della Confesercenti Pistoiese, sempre in collaborazione con l’Automobile Club Pistoia e con anche la Pistoia Corse. La scuderia è il tipico esempio (oggi tra i pochi in Italia) di scuderia automobilistica, che ogni settimana si ritrova in sede per festeggiare i propri portacolori (chi vince una gara deve portare pasticcini e spumante . . .), per consolarli, anche, da una delusione, da una performance che si sperava e non è arrivata. Per discutere a tutto tondo di una passione comune. Una passione che è anche cultura: cultura industriale, quella delle macchine da corsa che derivano da quelle “di serie”, storia, cultura sportiva. Certamente maestri di vita.

Proprio la Pistoia Corse, fattasi intanto forte e lungimirante in un panorama non più solo regionale, prese in consegna la gestione della gara a metà anni novanta, per la precisione dal 1997, per portarla a crescere ulteriormente e farla diventare oggi – nel terzo millennio – un punto fermo, un appuntamento fisso, irrinunciabile, nell’ampio panorama dei rallies italiani.

Si sono succedute edizioni di grandi numeri e di grandi nomi, si sono affrontate anche annate di flessione, data la crisi economica, si sono fronteggiati momenti di delusione, anche di scoramento. Anche di voglia di . . . “chiuderla lì”.

Ma la passione ha sempre le chiavi in mano per tenere la porta aperta.

E farti guardare oltre. Lontano